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Citazione bibliografica

Falcetta, R., La parola come arma. Violenza verbale e relazioni di genere nei tribunali d’età moderna, a cura di Carrino, A. , in dossier monografico L'ordine infranto. La violenza delle donne fra medioevo ed età moderna, Società e storia, Franco Angeli, n.182, 2023, pp. 745-774, https://www.francoangeli.it/riviste/articolo/74410

  • Autore/i
    Falcetta, R.
  • Titolo pubblicazione
    La parola come arma. Violenza verbale e relazioni di genere nei tribunali d’età moderna
  • Curatore/i
    Carrino, A.
  • Titolo del volume in cui è pubblicata
    dossier monografico L'ordine infranto. La violenza delle donne fra medioevo ed età moderna
  • Titolo giornale o rivista in cui è pubblicata
    Società e storia
  • Casa editrice
    Franco Angeli
  • Numero di serie del libro o giornale
    n.182
  • Da pagina
    745
  • A pagina
    774
  • Indirizzo web della pubblicazione
    https://www.francoangeli.it/riviste/articolo/74410
  • Abstract
    Il contributo si propone di analizzare l’uso della violenza verbale da parte delle donne in età moderna, con l’obiettivo di delinearne possibili percorsi e prospettive di ricerca. A sollecitare l’indagine è, nello specifico, l’intenzione di mettere in luce le strategie discorsive adoperate dagli uomini e dalle donne che nell’Europa moderna ricorrono alla parola violenta non solo come strumento di aggressione personale o collettiva, ma anche come mezzo di risoluzione del conflitto, sul piano formale o extragiudiziario. Le fonti giudiziarie ci restituiscono − seppur con tutti i limiti della fonte istituzionale scritta e scritta da uomini − l’esperienza dell’aula del tribunale, che diviene a sua volta arena di confronto e scontro: ne emerge una stretta correlazione tra la rappresentazione e la difesa dell’onore, come categoria sociale, e la parola violenta che esprime nel conflitto quotidiano la sua dimensione performativa. Nel tentativo di inquadrare le differenti forme con cui si manifesta l’interazione verbale violenta, ci si soffermerà sull’impiego della parola ingiuriosa da parte delle donne tramite l’analisi di casi di studio, che ci forniscono uno spaccato dell’esperienza giudiziaria al femminile nei tribunali secolari del Mezzogiorno moderno.