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Citazione bibliografica

Sciarrini, M., La Italia natione. Il sentimento nazionale italiano in età moderna. , Franco Angeli, Milano , 04, 2004

  • Autore/i
    Sciarrini, M.
  • Titolo pubblicazione
    La Italia natione. Il sentimento nazionale italiano in età moderna.
  • Casa editrice
    Franco Angeli
  • Luogo pubblicazione
    Milano
  • Mese
    04
  • Abstract
    Le recenti vicende politiche e la collegata produzione pubblicistica in materia sembrano aver determinato un indebolimento della vulgata che perentoriamente preconizzava la fine degli stati nazionali nel contesto delle relazioni internazionali. A partire da alcune felici intuizioni metodologiche di Federico Chabod sui temi della nazione che indicano una prospettiva analitica di lungo periodo (dalla storia politico-diplomatica alla storia letteraria e all' histoire de la civilisation ; approccio comparativistico e interdisciplinare) è possibile introdurre nel dibattito storiografico una serie di acquisizioni teoriche ed interpretative che arricchiscono i contenuti della disputa sulla vera o presunta "morte della patria" e rendono efficaci le acquisizioni sulle radici del sentimento nazionale. In questo contesto si colloca la riscoperta dell'opera compiuta, per lo più in chiave di esaltazione dinastica, dalla storiografia erudita italiana tra fine Ottocento e primo Novecento, in particolare nell'importante opera di collazione delle fonti letterarie a carattere civile e patriottico. Le nuove prospettive offerte dall'utilizzazione degli ipertesti nell'analisi linguistica, delineano i caratteri evolutivi dei lemmi nazionali a partire dai prodromi della letteratura nazionale (Dante e Petrarca tra tutti) sino a Machiavelli passando attraverso il decisivo contributo offerto dall'umanesimo civile italiano. La temperie politico-diplomatica e l'allontanamento della Penisola dai percorsi intrapresi dalle monarchie europee contribuiscono, nel Cinque e Seicento, ad accelerare alcuni caratteri di definizione del sentimento nazionale italiano così come testimoniano alcune fonti emblematiche: dal progetto politico confederale di Girolamo Muzio, alle opere teatrali di Bernardino Pellippari, alla produzione di chiara polemica antispagnola, sino alla lirica civile e patriottica. A testimoniare la pluralità di apporti di cui si giovò la produzione letteraria Risorgimentale, l'analisi delle assonanze della lirica del "primo" Leopardi con l'opera poetica del secentesco Fulvio Testi indica un percorso di diretta, accurata e feconda ispirazione stilistica e retorica. In questo contesto generale si ripercorrono le tappe di definizione dell'iconografia d'Italia, un'immagine di grande impatto evocativo che, per i caratteri con cui storicamente si codificò, esaurì nel periodo unitario la sua riconosciuta funzione propagandistica.