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Citazione bibliografica

Teni, M., “Maddalena Laura Lombardini Sirmen: una musicista e compositrice del XVIII secolo”., a cura di Mineccia Francesco, Rivista quadrimestrale “Ricerche Storiche”, a cura di I. Tognarini, , Ed. Polistampa/Pagliai, Firenze, Ricerche storiche - A. XXXVI, N. 2, maggio-agosto 2006, n.2/2006, 05, 2006, pp. 295-306

  • Autore/i
    Teni, M.
  • Titolo pubblicazione
    “Maddalena Laura Lombardini Sirmen: una musicista e compositrice del XVIII secolo”.
  • Curatore/i
    Mineccia Francesco
  • Titolo giornale o rivista in cui è pubblicata
    Rivista quadrimestrale “Ricerche Storiche”, a cura di I. Tognarini,
  • Casa editrice
    Ed. Polistampa/Pagliai
  • Luogo pubblicazione
    Firenze
  • Titolo collana di libri o del giornale
    Ricerche storiche - A. XXXVI, N. 2, maggio-agosto 2006
  • Numero di serie del libro o giornale
    n.2/2006
  • Mese
    05
  • Da pagina
    295
  • A pagina
    306
  • Abstract
    Il mondo degli ospedali veneziani si presenta ricco di sfaccettature di carattere sociale non disgiunte da aspetti più strettamente culturali, legati alla musica e all’arte. Queste istituzioni, infatti, nate intorno alla seconda metà del XIV secolo come luoghi di accoglienza e di assistenza, si erano progressivamente caratterizzate come centri attivi di produzione musicale . Recentemente la musicologa Jane Baldauf-Berdes ha offerto un quadro analitico su tali istituzioni. In particolare, il suo studio ha messo in luce il carattere innovativo di queste strutture assistenziali, che introdussero l’insegnamento della musica per le fanciulle ospitate al loro interno, offrendo ad esse un’opportunità di emancipazione dai ruoli a cui le donne erano destinate da secolari consuetudini, il matrimonio o il convento. Negli Ospedali, insomma, la condizione femminile poteva essere ribaltata innescando, grazie alla musica, un profondo cambiamento sociale che consentì ad alcune di loro di realizzarsi anche sul piano professionale . L’attività musicale, svolta regolarmente all’interno dei quattro grandi ospedali veneziani fin dal XVI secolo, è stata dunque determinante per la formazione artistica di alcune musiciste che nel corso del Settecento si affermarono, non solo all’interno di quelle istituzioni ma anche fuori dai loro confini claustrali, rigidamente organizzati. L’interesse per queste musiciste è accresciuto dal fatto che si tratta di donne che furono capaci di inserirsi in una sfera di consolidata tradizione maschile; l’esibizione di una donna strumentista era considerata, ancora nel XVIII secolo, un evento eccezionale e il caso delle “Figlie del Coro”, tra cui spiccavano strumentiste di grande abilità e talento, ha avuto grande rilievo, soprattutto per essere riuscite a inserirsi in un mondo ancora chiuso e diffidente verso la pubblica esibizione delle donne, sia nella musica che in altre arti. La funzione di Venezia come sostrato culturale è stata fondamentale per il percorso formativo delle giovani artiste; nella città lagunare le arti prosperavano, la circolazione musicale era intensa e, pertanto, la stessa esuberanza creativa di virtuose fanciulle era agevolata ad esprimersi liberamente in quanto non vincolata entro i limiti imposti da consuetudini secolari che inquadravano la figura femminile in ruoli, appunto, stereotipati e convenzionali . [...]
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